La bellezza e qualcosa da “indossare” con personalità e armonia, un pensiero che fa riflettere anche sulle proprie imperfezioni, intese come qualcosa da mostrare con orgoglio. Basta seguire la filosofia Giapponese del “WABI-SABI”: accettare la bellezza dell’imperfezione e sapersene prendere cura con rituali essenziali come il peeling viso.
Perché non c’è crema che tenga se la pelle su cui viene applicata non è perfettamente pulita. Anche il migliore dei trattamenti non potrà sortire i suoi “effetti speciali”.

La pulizia del viso
Tra le variabili da tenere sempre in considerazione per scegliere lo scrub più adatto al proprio tipo di pelle, la prima è la più edonistica: il piacere che può dare nel più semplice dei gesti, quello di “fare pulizia” sul proprio viso.
Questo rituale non solo rende la pelle morbida come seta, ma ci fa sentire coccolatissime. Importante è inoltre conoscere la frequenza con cui è bene effettuare lo scrub che varia a seconda del tipo di pelle. Ogni due settimane per le pelli impure, grasse e acneiche per mantenere la pelle stessa pulita e andare a stimolare il tour over cellulare eliminando le cellule morte che con il loro grigiore opacizzano la pelle, togliendole la sua naturale luminosità. Si favorirà e accelererà in questo modo la rigenerazione di nuove cellule.Una volta a settimana per le pelli secche, disidratate, asfittiche e con macchie.
1 Me, myself and I Il rito esfoliante è un prezioso momento dedicato esclusivamente a se stesse, senza ritardi, abito da provare, makeup da indossare, ansia da appuntamento.
2 Anti stress
Se il massaggio esfoliante è ben fatto – con movimenti leggeri e circolari – il relax è garantito. «Approfittatene per un piccolo massaggio, con movimenti rotatori, ottimi per migliorare il microcircolo e stimolare la muscolatura. Dalla fronte alle tempie, passate alle guance, per concentrarvi poi sui lati del naso, dove si concentrano le impurità» Tensioni dell’ufficio? Dimenticate come per magia.
3 Vogliamo parlare della pelle?
Sotto l’effetto delle micro particelle o, nel caso del peeling, degli attivi chimici, la cute si sbarazza dello strato superficiale di cellule morte, impurità, particelle inquinanti e smog, ritrovando un reale stato di grazia: luminosa, radiosa, soffice, sembra una pelle nuova.
4 Un rito catartico
Sì, perché sbarazzandoci d’impurità, sporcizia e ruvidezza, diamo un colpo di spugna metaforico anche a quanto ci ha fatto soffrire/arrabbiare/piangere in queste settimane. Pelle nuova e umore migliorato, what else?

Lo scrub perfetto
A questo punto non resta che parlare del Peeling Wabi-Sabi IYOSKIN per procedere allo scrub perfetto: un prodotto con un elevato potere esfoliante, cheratolitico e dermolevigante. Grazie alla presenza di acido mandelico e papaina, consente di avere una doppia sinergia d’azione: esfoliante e idratante.
Indicato per trattamento di tutte le ipercromie cutanee: discromie, lentigo senili, melasma gravidico, iper-pigmentazione infiammatoria.
Nonostante appartenga alla classe degli alfa- idrossi-acidi, non presenta azione fotosensibilizzante, e questo lo rende utilizzabile anche in estate.
L’azione antibatterica intrinseca dell’acido mandelico, rende il peeling un trattamento di elezione per pelli acneiche.
Fonte e credit immagini www.iyoskin.com - www.momapr.it - DISCLAIMER: Non si tratta di post sponsorizzato. I contenuti di questo post non sono legati a nessun tipo di operazione commerciale.
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