Uno studio dentistico affidabile non si riconosce soltanto dall’ambiente accogliente e giovane, dal sorriso gentile della segretaria. Non sono questi gli elementi da valutare per capire se ci si trova davanti ad un buon dentista. La salute della bocca è una priorità e non basta, per un professionista, arrivare alla sufficienza. Qualsiasi disturbo ortodontico deve essere trattato seriamente: una cura scorretta può essere responsabile di complicanze rilevanti. Anche per la prevenzione è necessario rivolgersi a professionisti in grado di garantire preparazione, competenza, serietà, tempismo.
Il lavoro svolto dal dentista richiede anche una buona manualità; è un aspetto da tenere in considerazione.
Scegliere in modo superficiale non conviene in termini di denaro gettato al vento e di salute.
Ecco come capire se ci si trova davanti ad un buon dentista.
Come capire se ci si trova davanti ad un buon dentista: la parola all’esperto
Tanto per cominciare, un centro odontoiatrico professionale dovrebbe disporre di uno specialista per ogni problema da affrontare (igienista, parodontologo, implantologo, gnatologo, ecc.)
Soltanto chi si occupa di odontoiatria e cura della bocca è in grado di individuare gli aspetti fondamentali da valutare per riconoscere un dentista di qualità, di cui fidarsi.
Ne abbiamo parlato con un dentista a Salerno molto apprezzato: la scelta non è stata casuale, l’abbiamo contattato dopo aver dato un’occhiata al suo blog ricco d’informazioni molto precise e dettagliate. Grazie a lui abbiamo raccolto informazioni sufficienti per rispondere alla domanda del focus.
Innanzitutto, un professionista che si rispetti non si tira mai indietro, è sempre pronto ed in grado di risolvere qualsiasi problema e di farlo con tempismo.
Verificare se il dentista è iscritto all’Albo sul portale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri e controllare opinioni e recensioni online non guasta mai.
Sono tre i principali fattori da valutare per capire se ci troviamo di fronte ad uno specialista affidabile: trasparenza, sicurezza ed igiene, attrezzature/macchinari moderni.
1. Trasparenza
Un vero professionista sa essere trasparente nel comunicare con il paziente. Lo specialista deve informarlo sullo stato di salute dei suoi denti spiegando eventuali problematiche in modo chiaro e semplice. Questo perché ogni cura richiede la scelta informata del cliente. E’ una regola che tutti dovrebbero seguire ed è importante almeno quanto i consigli di base sulla prevenzione e cura dell’igiene orale forniti dal dentista.
Al primo incontro con il paziente, in fase di anamnesi, il medico raccoglierà tutti i dati necessari per avere un quadro chiaro sul suo stato di salute (patologie, farmaci assunti, allergie, eventuali disturbi di pressione e coagulazione).
Anche quando preparerà il preventivo di spesa, il dentista dovrà dimostrare trasparenza per instaurare un rapporto di fiducia con il paziente.
2. Sicurezza ed igiene
Uno studio dentistico professionale deve rispettare rigorosamente gli standard di igiene e sicurezza in tutti gli ambienti, incluse le misure anti Covid. Il medico è tenuto ad indossare guanti e mascherina ogni volta che effettua visite o interventi.
Igiene e pulizia sono fondamentali sia all’interno dei locali sia in fase di utilizzo degli strumenti: questi ultimi devono essere asettici, monouso, imbustati.
Ogni superficie con cui il dentista entra in contatto quando lavora deve essere adeguatamente protetta con una pellicola trasparente che andrà sostituita dopo ogni visita.
3. Attrezzature/macchinari moderni
E’ possibile capire il livello di preparazione e competenza di uno specialista dagli strumenti che usa, attrezzature e macchinari moderni.
Come minimo un dentista deve usare la diga in gomma durante l’otturazione o la devitalizzazione. E’ un foglio in lattice che serve ad isolare ed evitare contaminazioni di batteri.
Pur non essendo esperti di tecnologia, basterà dare un’occhiata nello studio, capire le prestazioni di questo o quel macchinario.
Ad esempio, negli studi moderni vengono utilizzati Tac, scanner intraorale per le impronte, ortopantomografo (per le radiografie endorali ai fosfori).
Un certo strumento chiamato microscopio ottico operatorio migliora le performance, facilita interventi di chirurgia parodontale o di devitalizzazione.
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