Per riscaldare la propria casa si può scegliere, oltre agli impianti alimentati ad energie rinnovabili, anche l’utilizzo di un scaldabagno chiamato anche scaldacqua o boiler. E’ l’apparecchio che garantisce l’acqua calda sempre quando la si desidera. Può essere alimentato a elettricità o a gas e si divide in modelli istantanei o ad accumulo.
Fino a non molto tempo fa la maggior parte degli scaldabagno per uso domestico era di tipo elettrico, oggi sono sempre più numerosi gli utenti che installano apparecchi alimentati a gas, metano o GPL. Se sono a camera stagna e tiraggio forzato, possono essere collocati all’interno dell’abitazione senza problemi. Ottimi suggerimenti su lavelli e riscaldatori per la doccia li trovate in questo articolo.
Scaldabagno elettrico
Lo scaldabagno elettrico è di sicuro poco costoso e si installa facilmente, il problema sono i costi in bolletta. Sicuramente i modelli più vecchi sono i meno economici dal punto di vista energetico. Questo perché raccolgono l’acqua in un serbatoio e grazie tramite una serpentina la scaldano. Ma in questo modo il boiler continua a funzionare e a consumare energia.
Oggi esistono scaldabagno elettrici istantanei, che riscaldano l’acqua man mano che scende dal rubinetto e permettono in questo modo che la temperatura aumenti gradatamente: si comportano, insomma, come uno scaldabagno a gas. Il riscaldamento dell’acqua avviene mentre questa scorre dal rubinetto, e si interrompe quando lo stesso viene chiuso. Per riuscire a riscaldare velocemente l’acqua è necessario un apparecchio piuttosto potente. Il rischio di far saltare il contatore e ritrovarsi al buoi è quindi abbastanza alto.
Bisogna anche valutare che gli scaldabagni elettrici sono generalmente più sicuri del gas in quanto non bruciano combustibile per generare calore. Ciò elimina rischi quali emissioni di monossido di carbonio ed esplosioni. Inoltre, non ci sono tubi riempiti d’acqua, quindi c’è meno rischio di danni alla proprietà da perdite o scoppio di tubature.
Scaldabagno a gas
Lo scaldabagno a gas può essere istantaneo o ad accumulo. Ciò dipende della presenza, o meno, del boiler per lo stoccaggio dell’acqua calda. Nel modello istantaneo il riscaldamento dell’acqua avviene immediatamente non appena viene aperto il rubinetto e si ferma con la chiusura dello stesso. In questo modo, i consumi vengono ridotti al minimo, poiché la richiesta di gas (metano o GPL) è circoscritta alle richieste dell’utente.
Ci sono modelli che funzionano tramite una fiamma pilota, che rimane sempre accesa, questa a volte causa il blocco della stessa per colpi d’aria o impurità che spengono la fiamma. I modelli più attuali hanno risolto questo problema sostituendo la fiamma pilota con una serie di ugelli attraverso cui passa il gas. L’acqua viene scaldata istantaneamente mentre scorre in un tubo a spirale dentro al serbatoio, senza bisogno di riscaldamento preventivo.
Quale scegliere?
La scelta tra le due tipologie dipende dalla frequenza e modalità di utilizzo dell’utente: entrambi i modelli sono capaci di ottimizzare i consumi, erogando in poco tempo tutta l’acqua calda necessaria per gli usi domestici. Lo scaldabagno con boiler può essere posizionato in qualunque zona della casa, poiché mantiene costante la temperatura dell’acqua; quello istantaneo eroga l’acqua calda con qualche secondo in più d’attesa che può variare in base alla distanza dell’apparecchio dal rubinetto. Per questo motivo, in genere, è consigliabile installarlo direttamente in bagno per ridurre i tempi di erogazione.
Lo scaldabagno a gas è un apparecchio simile a una caldaia a gas, solo che non ha la funzione di alimentare un impianto di riscaldamento ma solo di produrre acqua calda sanitaria. Pertanto, la potenza termica dello scaldabagno è inferiore a quella della caldaia a gas, mentre il suo prezzo è di poco più basso.
Certo l’opzione ottimale potrebbe sembrare lo scaldabagno a gas. Il gas è una fonte di energia relativamente economica, sicuramente più della corrente elettrica. Ma se fosse così non esisterebbero più gli scaldabagni elettrici, ed invece ci sono! Perché il loro costo di acquisto è relativamente contenuto, e perché in un piccolo appartamento con poco consumo di acqua, possono far propendere la scelta verso la soluzione a corrente, anche se dal punto di vista del risparmio energetico non sono certo la soluzione migliore.
Prima di scegliere è opportuno valutare i propri fabbisogni reali di acqua calda, gli spazi presenti all’interno del bagno, il budget disponibile per l’acquisto e la tipologia di impianto…a questo punto sarete in grado di decidere.
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Gina Beltrami says
e l’importante è rivolgersi ad un esperto in materia, che possa consigliare per il meglio!
baci Gina
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Gina Beltrami